È sufficiente una seduta per apprezzare il risultato. A volte i pazienti richiedono una seconda seduta per amplificare i miglioramenti.
La procedura oltre alle controindicazioni ed agli esami pre-operatori, presenta rischi?
Modifica del risultato: in genere, una parte del tessuto adiposo trasferito si riassorbe nel tempo, mentre la parte che
rimane diventa stabile. Meno comunemente, in caso di aumento di peso importante, il tessuto trasferito può
aumentare di volume e portare ad un aspetto indesiderato. In ogni caso è importante comprendere che questo tipo di
trattamento potrebbe richiedere più interventi per arrivare al risultato desiderato e quindi è importante discutere con il
dr. De Biasio i costi associati ai trattamenti ripetuti.
Rigidità dell’area trattata e cisti oleose: mentre la maggior parte del tessuto adiposo trasferito produce una
sensazione naturale al tatto, è possibile che una parte possa diventare più rigida e sviluppare delle nodularità. La
parte del tessuto che non sopravvive al trasferimento può andare incontro a necrosi (morte del tessuto adiposo
trasferito), con conseguente formazione di tessuto cicatriziale più duro e fastidioso e cisti dal contenuto oleoso. Tali
cisti non sono pericolose ma potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per rimuoverle nel caso in cui si
rendessero fastidiose.
Asimmetria: alla luce del fatto che una parte non prevedibile esattamente del tessuto adiposo va incontro ad un
riassorbimento, in caso di infiltrazione di più parti del corpo e/o del viso, si possono determinare delle asimmetrie nel
risultato che può essere necessario correggere con interventi aggiuntivi.
Effetti a lungo termine: con l’invecchiamento, perdita o aumento di peso è possibile che si verifichino cambiamenti
nella forma o nell’aspetto dell’area in cui il tessuto adiposo è stato prelevato o infiltrato.
Perdita di tessuto: in casi rarissimi, il trasferimento del tessuto adiposo può causare lesioni alla cute nell’area trattata
con conseguente formazione di cicatrici che può richiedere un intervento chirurgico per il trattamento.
Complicazioni a livello del sito donatore: l’aspirazione del tessuto adiposo per il trasferimento generalmente viene
considerato un aspetto positivo dai pazienti sottoposti a lipofilling, in quanto permette di modellare aree di accumulo
del tessuto adiposo. Esiste, tuttavia, la possibilità che la liposuzione crei delle irregolarità di superficie e delle
nodularità legate al trauma dell’intervento.
Iniezione intra-vasale accidentale: è estremamente raro che durante la fase di iniezione, il tessuto adiposo possa
essere iniettato accidentalmente in un’arteria provocando il blocco del flusso sanguigno. Ciò può produrre una
necrosi cutanea, impedire il flusso sanguigno all’occhio, con conseguente perdita della vista.
Complicazioni gravi dell’iniezione intra-vasale accidentale: sono state segnalate in letteratura scientifica, anche se
estremamente rare e consistono nella cosiddetta embolia grassosa (una parte di tessuto adiposo viene immessa nel
flusso sanguigno). L’embolia può provocare condizioni gravi o potenzialmente letali, quali ictus, meningite o morte.
Trombosi: consiste nella formazione di coaguli di sangue nelle vene delle braccia, delle gambe o del bacino e
possono conseguire all’intervento di trasferimento del tessuto adiposo. Questi coaguli possono causare problemi
interrompendo il flusso sanguigno ai polmoni (embolia polmonare) provocando gravi problemi respiratori. L’ embolia
polmonare può essere letale in alcune circostanze.
Il tessuto trasferito, una volta attecchito, si comporta come se fosse sempre stato nell’area aumentata, per cui si può dire che il risultato sia definitivo. Purtroppo la percentuale di attecchimento è di circa il 60%.