Rinoplastica o rinofiller: quale scegliere?

Il naso, per la sua centralità nel volto e per la sua capacità di conferire un aspetto più o meno aggraziato allo stesso, rappresenta una delle strutture sulle quali maggiormente si concentra l’attenzione di chi cerca un miglioramento della propria estetica. Per questo motivo la rinoplastica continua a rappresentare uno degli interventi di chirurgia estetica maggiormente richiesti (il più richiesto nel sesso maschile).

Per alcuni pazienti, tuttavia, l’idea di andare sotto i ferri modificando in maniera permanente una caratteristica così dominante del proprio volto può risultare una fonte di timore. Per queste persone, la rinoplastica non chirurgica, nota anche come rinofiller, si è rivelata sempre più popolare negli ultimi anni.

Ma il rinofiller, con filler dermici temporanei, fornisce risultati paragonabili a quelli di una rinoplastica chirurgica? La risposta è indubbiamente no, tuttavia può essere indicato in alcune circostanze.

Quando preferire una rinoplastica (intervento chirurgico)?

La rinoplastica, una delle più antiche procedure di chirurgia estetica, viene spesso percepita come traumatica, a causa della convinzione comune che il chirurgo debba “rompere” il naso per rimodellarlo. In realtà, l’intervento è una delle procedure di chirurgia plastica più delicate e precise, dovendo modificare con estrema attenzione la struttura ossea e cartilaginea del naso in modo da migliorare la forma, il volume e la posizione dello stesso. Spesso, inoltre, si correggono anche le difficoltà respiratorie derivanti dalle alterazioni anatomiche. La rinoplastica rappresenta, quindi, la soluzione ideale se si desidera una modifica importante, permanente e completa del proprio naso, nonché se si desidera migliorare la funzionalità dello stesso.

Quando preferire una rinoplastica non chirurgica o rinofiller?

Il rinofiller consiste nell’iniettare dei materiali di riempimento detti filler, tra i quali l’acido ialuronico è il più utilizzato, a livello del naso allo scopo di addolcire le gobbe e le irregolarità, modificare il volume e la proiezione della punta del naso. Viene sempre eseguito in regime ambulatoriale, con tempi di recupero molto brevi e senza anestesia (a parte una piccola quantità di crema anestetica). Attualmente si sta ampliando anche l’utilizzo della tossina botulinica per modificare  temporaneamente alcune caratteristiche del naso, a completamento del trattamento con fillers. La rinoplastica non chirurgica rappresenta la soluzione ideale per chi ricerca dei cambiamenti più sfumati, immediati, non definitivi (la durata è di circa 6-12 mesi), con tempi di recupero presso ché nulli e dai costi contenuti.

È importante, tuttavia, sapere che anche se il rinofiller è considerato una procedura non chirurgica, può comunque comportare dei rischi molto seri se non eseguita con estrema attenzione da un esperto con un’ottima conoscenza dell’anatomia. L’iniezione accidentale del filler a livello di uno dei numerosi vasi sanguigni presenti a livello della piramide nasale può, infatti, avere conseguenze piuttosto serie, così come l’iniezione in zone delicate per la funzionalità respiratoria può avere delle conseguenze fastidiose per un certo periodo di tempo. È auspicabile, quindi, che ad eseguire sia la rinoplastica che la rinoplastica non chirurgica sia un professionista dotato di un percorso formativo in grado di garantire una conoscenza dell’anatomia e della fisiologia del naso.

In conclusione, per un gruppo limitato di pazienti, l’intervento di rinofiller risulta molto efficace, ma per la maggior parte delle persone che desiderano vedere una differenza reale e permanente nella forma del proprio naso, la rinoplastica chirurgica rappresenta l’opzione migliore. Per ulteriori informazioni o se si desidera un appuntamento presso il nostro studio per valutare quale soluzione sia più adatta al proprio caso può contattarci al numero 0432418193 o richiedere di essere contattato utilizzando il form.

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